Riceviamo e integralmente pubblichiamo, dal Comitato di base di Niscemi, attraverso il sito del Coordinamento Regionale dei Comitati No Muos, un report di quanto accaduto nei giorni scorsi, presso il presidio permanente di c.da Ulmo a Niscemi (CL).
Presso il presidio, lo ricordiamo, è in atto dal 6 al 9 agosto il campeggio antimilitarista, antimperialista, “No War”, “Estate No Muos”.
05/08
In anticipo sui tempi previsti cadono giù le reti della base militare Usa di contrada Ulmo a Niscemi. Durante la notte, muovendosi per il bosco, decine di No Muos hanno sfidato i sistemi di protezione della base, i mezzi militari e le ronde della polizia italiana e sono riusciti ad aprire alcuni varchi nella recinzione della base. Insomma, un fuori programma che inaugura il campeggio di lotta 2015. Durante la mattinata alcuni attivisti del campeggio hanno effettuato un massiccio volantinaggio presso il mercato settimanale di Niscemi
06/08
Il primo giorno di campeggio di lotta nomuos in presidio permanente si è aperto con l’arrivo , fin dalla mattina , di attiviste e attivisti da diverse città, siciliane e non. Nonostante la forte pioggia del pomeriggio, il presidio ha continuato a riempirsi ed in Largo Malerba si è svolto, cone previsto, il banchetto MaceroNO.
Dopo il rientro in presidio, durante la notte, decine di attiviste e attivisti si sono diretti verso la base per una rumorosa passeggiata di disturbo ai militari di guardia alla base fino al cancello quattro. I cori, i canti e le reti battute dai nomuos hanno disturbato per almeno due ore i militari all’interno della base, che hanno seguito a passo d’uomo la passeggiata dei nomuos. Con questa azione di disturbo, le attiviste e gli attivisti nomuos hanno voluto certamente disturbare la notte di guardia degli occupanti americani, ma anche rivendicare la legittima libertà di percorrere le strade della sughereta, ribadendo che i territori sono di chi li abita. Infatti, nonostante le nuove forme di difesa della base che la US Navy ha escogitato nell’ultimo periodo (dall’installazione di un faro che illumina una parte del perimetro della base e del presidio permanente, al posizionamento di chilometri di filo israeliano a ridosso delle reti), le azioni di disturbo e danneggiamento della base sono continuate, come il taglio delle reti di due giorni fa e la passeggiata della notte appena trascorsa.
07/08
Il secondo giorno del campeggio nomuos al presidio permanente d Contrada Ulno è stato caratterizzato da diversi incontri. Alla mattina un’assemblea di confronto fra diverse realtà regionali di resistenza territoriale. Al pomeriggio invece varie esperienze antimilitariste di tutta Italia hanno affrontato il tema dell’antimilitarismo e dell’antimperialismo, legandolo alle resistenze che oggi nel Rojava, in Ucraina e in Palestina si battono per rivendicare la propria autodeterminazione. Ai campeggianti però non è sfuggito il forte schieramento di forze dei mezzi della polizia fuori dalla base, caratterizzato da un continuo via vai di polizia, digos e celere, e da un consistente numero di posti di blocco. Disturbati da questo ulteriore ed inutile controllo del territorio, nella notte sono state innalzate due barricate lungo le strade che permettono l’accesso alla Contrada Ulmo e un blocco stradale ha animato l’ingresso del campeggio. Per un paio d’ore quindi le strade della contrada sono state riconquistate dai campeggianti e liberate dalla massiccia e invasiva presenza delle forze dell’ordine.
Liberate le strade della contrada, un gruppo di attivisti si è quindi diretto verso le reti della base, raggiungendo il tratto illuminato dal faro. Lì, sono stati tagliati dei pezzi di rete e il filo israeliano, segno questo che i nuovi metodi di controllo del territorio circostante la base sono del tutto fallimentari. Un fitto lancio di palloncini d’acqua, uova di vernice e sassi ha poi risposto all’arrivo dei mezzi della polizia e di quelli americani. Questo secondo giorno di campeggio è stato molto ricco. Da un lato infatti sono stati affrontati nuovi ragionamenti circa il legame che sussiste tra la lotta nomuos e altre forme di resistenze territoriali, siano esse in Rojava, Ucraina, Palestina o Sicilia. Dall’altro lato, la notte di attività esterne al campeggio ha dimostrato ai militari americani e all’apparato di forze dell’ordine che la determinazione e la voglia di riconquistare spazi di libertà, per troppo tempo negati e militarizzati, non possono essere fermati da reti, fari, posti di blocco e filo israeliano. In questo modo si addormenta il campeggio, il giorno prima della manifestazione che partirà alle ore 15.00 dal presidio di Contrada Ulmo. Contro il MUOS, la militarizzazione e l’imperialismo, il campeggio continua.
08/08
Intanto gli artisti Luca Prete e Collettivo Fx regalano a Niscemi una nuova opera #nomuos nel quartiere Sante Croci. L’opera si trova a pochi passi dal disegno realizzato da Blu, in un quartiere franato e abbandonato dalle istituzioni. Ancora una volta riqualifichiamo, difendiamo e valorizziamo il territorio contro le logiche speculative e di militarizzazione che vorrebbero devastare e depredare le periferie.
MANIFESTAZIONE
Alle 15.45 il corteo si muove dal presidio di c.da Ulmo e procede verso i cancelli d’ingresso della base NRTF-8.
Nonostante la forte pioggia battente gli attivisti hanno deciso di proseguire verso il Muos, sfidando i divieti della questura e arrivando in cima alla collina. Un’altra grande giornata di lotta contro la militarizzazione del territorio, contro le imposizioni.
NEW YORK
Un ponte di solidarietà fra New York e Niscemi: la battaglia dei no muos oltrepassa l’oceano. Nel corso della manifestazione contro la guerra svoltasi a New York, in contemporanea alla manifestazione di Niscemi, si è formato un presidio di solidarietà e informazione contro il Muos. No Muos Ovunque!
Daniela Giuffrida per TGVallesusa