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Immagine del redattoreDaniela Giuffrida

FERRAGOSTO: SI FANNO I “CONTI”

Aggiornamento: 19 giu

 di Daniela Giuffrida


Finiti clamori ed echi legati agli incendi che hanno distrutto migliaia di ettari di terreno boschivo e di macchia mediterranea nel sud Italia e in particolar modo in Sicilia; esaurite le conseguenti “disquisizioni” sull’ inquinamento ambientale che ne è derivato; finito il gran discutere sulla progettazione di  vacanze, dentro e fuori porta, da vivere in occasione del Ferragosto, ecco ripresentarsi puntuale, l’annoso problema legato alla cattiva educazione degli utenti dei siti ove la gran “festa” è stata celebrata.

“Forniamo ai nostri giovani e ai tanti abitanti del territorio, gli strumenti pratici ma anche e soprattutto quelli culturali: il rispetto per la natura deve essere per ognuno di noi una esigenza, un dovere e non una imposizione.”. Così scrivono i Volontari di Fare Verde – Vittoria in un loro comunicato: un invito ad un più alto senso civico, volto alla cittadinanza vittoriese, ma soprattutto un monito alle istituzioni pubbliche della città affinché si impegnino, ancora di più, nelle attività di informazione e di educazione delle nuove generazioni.

Fanno, dunque, un bilancio di quanto accaduto nelle ultime settimane gli ambientalisti, da sempre convinti che solo una sensibile crescita culturale collettiva possa limitare lo scempio che ogni giorno, regolarmente, viene perpetrato sul territorio della cittadina ragusana.

“Come tradizione ormai consolidata negli anni – scrive Fare Verde Vittoria –  durante la notte del ferragosto, le nostre spiagge sono invase da migliaia di campeggiatori  mordi e fuggi, giovanissimi che tappezzano la nostra costa  di una miriade di tende colorate, lasciando il segno del loro passaggio.

Il campeggio inteso come modalità di approccio ravvicinato e spirituale  con la madre terra, purtroppo da noi è monco di ogni principio basilare di rispetto del bene comune e dell’ambiente; per questo per noi è necessario  partire da alcune riflessioni.

La nostra città avviata verso un’indispensabile processo di educazione eco-logica, nel quadro delle regole della raccolta differenziata, paradossalmente d’estate, in spiaggia e quindi anche nella notte di ferragosto, fa una brusca pausa e offre ai cittadini del futuro carta bianca e tolleranza illimitata.  E’ indubbio ed evidente  il lavoro e lo sforzo di chi amministra e tenta di trovare le soluzioni certo non semplici per limitare i danni,  con distribuzione di sacchettini portarifiuti e con notevole utilizzo di mezzi e uomini nella successiva bonifica.

Agli occhi di tutti i risultati senz’altro positivi, di uno scempio limitato rispetto al passato, grazie alla sensibilizzazione con il risultato di molti sacchetti in buon ordine sui marciapiede,  frutto di una crescita civile indiscutibile, ma ancora lontana anni luce dal difendere il futuro!

La raccolta differenziata, la cura del territorio sono un dovere ma anche segno di rispetto per le prossime generazioni; ancora troppa e inaccettabile spazzatura sparsa  su tutte le spiagge del litorale ed un atteggiamento di molti tra menefreghismo ed inciviltà; uno scenario che ci impone di non abbassare la guardia e di implementare azioni anche a tutela del rispetto della legalità.

C’è bisogno di un solido percorso di crescita culturale collettiva; forniamo ai nostri giovani ed ai tanti abitanti del territorio , sia gli strumenti pratici ma anche e soprattutto quelli culturali; il rispetto per la natura deve essere per ognuno di noi una esigenza, un dovere e non una imposizione.

Un invito da Fare Verde Vittoria a tutti noi: maturiamo il senso del dovere civico, sensibilità che può e deve scattare dentro, elaborando e acquisendo profondi concetti che non sono per nulla ovvi e scontati in una società consumistica.

All’amministrazione, obbligata ad impegnarsi in questo percorso di crescita, chiediamo una più costante ed efficace attività informativa ed educativa, base fondamentale per un territorio quello di Vittoria, ormai ridotto a mega discarica a cielo aperto, amaramente in uno stato di emergenza quotidiana.”

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