di Daniela Giuffrida
Un piano straordinario per l’ammodernamento ed il potenziamento delle linee ferroviarie della tratta Caltagirone-Gela è stato richiesto da Azzurra Cancelleri e Gianluca Rizzo entrambi deputati alla Camera del M5S.
I due deputati hanno presentato una interrogazione, lo scorso 19 maggio, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, dopo aver accolto la protesta del Comitato Pendolari Siciliani. Non è la prima volta che il M5S si occupa dell’argomento, già nel 2013 il deputato Rizzo aveva presentato altra interrogazione in cui denunciava i disservizi provocati dalla dismissione di quella tratta ferroviaria ed aveva richiesto al Ministro un intervento immediato, ma l’interrogazione era rimasta inascoltata.
La tratta è chiusa da quando, nel 2011, crollò un’arcata di un ponte, in territorio di Niscemi, il ponte venne poi demolito del tutto tre anni dopo e da cinque anni, i pendolari della zona, vivono grandi difficoltà per raggiungere i propri posti di lavoro.
“Il Governo è azionista presso Trenitalia spa, quindi faccia in fretta a porre rimedio a questa ulteriore discriminazione al danno sulla viabilità ferroviaria sull’Isola”.
“Non è tollerabile questo ritardo – dice la Cancelleri -. Il Governo, anzi che inaugurare strade mai crollate, ponga attenzione ai reali disservizi infrastrutturali della Sicilia. Ogni giorno centinaia di siciliani sono costretti ad interminabili e disagiati percorsi viari e ferroviari per raggiungere casa o il posto di lavoro. Disservizi sui quali decine di volte ho interrogato Renzi e i suoi ministri perché intervengano al più presto con i fatti, senza slogan né promesse. Sulla tratta Caltagirone – Gela, Rete Ferroviaria Italiana spa, di cui è quota parte anche lo Stato, ci dica quali sono le sue intenzioni, come e quando intenda rimetterla in funzione”.
“Da quasi due mila giorni lavoratori pendolari e quanti, per svariati motivi, devono spostarsi da e per questa porzione di territorio – aggiunge la Cancelleri – sono costretti a percorrere strade provinciali in pessime condizioni e sopportare disagi dovuti anche ai tempi di percorrenza. Ma allo stato attuale solo il sistema viario provinciale è l’unico in grado di interconnettere i comuni fra loro”.
“Auspico – conclude la Cancelleri – che il ministro porti in aula soluzioni concrete e rispondendo alla mia interrogazione possa nel più breve tempo possibile intervenire per porre fine ad un disservizio che dura oramai da tanto, troppo tempo”.
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